Testo di Matteo Foracchia con richiami all’opera di Gianni Rodari.
Musiche di Hernan Diego Loza.
Riarrangiamenti a cura dei DeSamistade.
E adesso a chi la diamo
questa luna bambina
che vola in un “amen”
dall’Emilia alla Cina?
Se la diamo ad un Avaro
corre a metterla in banca:
non la vediamo più
né rossa né bianca.
Se la diamo a un Generale,
povera luna, luna trottola,
la vorrà sparare
come fosse una pallottola.
Se la diamo a un Calciatore,
questa luna pallone,
vorrà una paga lunare:
ogni calcio un trilione.
RIT:
A chi la diamo, a chi la diamo
questa Luna Bambina
che vola in un “amen”
dall’Emilia alla Cina?
E a chi la diamo, a chi la diamo,
questa Luna Bambina
che regna sulla notte
come Giovane Regina?
Se la diamo al Presidente,
la imbottisce di cotone,
ne farà una poltrona
per le sue natiche da elezione.
Se la diamo allo Scienziato,
niente giochi, niente scherzi
con un laser calibrato,
la farà in mille pezzi.
Se la diamo al Musicista,
ci va a vivere per sempre.
Che faremo noi terrestri
senza musica tra la gente?
RIT.
Il meglio che possiamo fare
è di darla ai bambini,
che non si fanno pagare
a giocare coi palloncini.
Se ci salgono a cavalcioni
ma ti immagini che festa?
Se la luna va in fretta,
non gli gira la testa.
Della luna Ippogrifo
reggendole le briglie,
faranno il giro del cielo
a caccia di... Meraviglie.
RIT.
Il meglio che possiamo fare
è di darla ai bambini,
che non si fanno pagare
a giocare coi palloncini...